Ecco quali sono i segreti del successo di Checco Zalone
Ecco quali sono i segreti del grande successo cinematografico di Checco Zalone
In molti continuano a discutere di quali siano i segreti del successo di Checco Zalone. Sono tanti i critici e le persone che si interrogano se il comico pugliese sia un intellettuale (è laureato in giurisprudenza) o se una macchietta che fa comicità banale. Probabilmente, la risposta è nel mezzo. Il regista di Sole a catinelle, Gennaro Nunziante, cita il semiologo francese Roland Barthes affermando che solo il banale può stupirci. Le commedie di Checco Zalone evadono dal classico filone slapstick (comicità basata sul linguaggio del corpo, nata con Charlie Chaplin) e si concentrano prendendo in giro i luoghi comuni dell’italiano medio. Insomma, dietro l’attore e musicista pugliese si nascondo radici alte, utilizzate in modo da essere comprese da tutti. Un mix di comicità alta e comicità bassa, di temi alti mascherati per risultare comprensibili a tutti sono parte dei segreti del suo successo. Dunque, si tratta di quello che negli ambienti universitari viene definito con prudenza “Postmodernità”: saper mescolare alto e basso mischiando i generi. Non solo Barthes, dietro l’attore ci sono anche i cartoni animati, la comicità surreale di Celentano e di Renato Pozzetto. Sempre Nunziante specifica che definire l’ex cabarettista di Zelig “comico cafone” è una semplificazione. Quando i critici stroncano Sole a catinelle definendolo un esempio di “non cinema”, Nunziante si dice felice perché ha pienamente centrato il suo obiettivo. Ciò che è certo è che Checco Zalone fa ridere tutti e c’è persino chi vuole utilizzarlo per fini politici, come Brunetta. Il politico di Forza Italia ha affermato che Zalone è di destra, ma nonostante la critica sociale delle sue pellicole, il comico non ha mai preso seriamente posizione, anzi ha persino fatto una tarantella di presa in giro nei confronti del centro-destra. Zalone e Nunziante dicono di non prendersi sul serio, e forse è proprio questo uno dei maggiori segreti del loro successo. Nunziante confessa il suo amore per i dadaisti, e questo emerge dalla comicità dei film girati insieme all’ex caratterista di Zelig. Amore anche per Ennio Flaiano (finissimo letterato e giornalista, sceneggiatore de La dolce vita), la cui surreale ironia emerge con decisione. Nunziante confessa anche che il comico pugliese è solito leggere molto e andare spesso al cinema. Insomma, la confessione del regista di Sole a catinelle spiega solo alcuni dei principali segreti del successo cinematografico del comico pugliese.