Il quinto potere delude le attese: la storia di Assange fa flop?
Da pochi giorni è uscito al cinema Il quinto potere. Il film racconta la storia del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ma delude le attese del pubblico
Giunto lo scorso 24 ottobre nei cinema, Il quinto potere delude le attese. Il film su Julian Assange, forse proprio per le numerose aspettative non è riuscito a colpire il pubblico come avrebbe dovuto. La pellicola racconta la vera storia della persecuzione ai danni di Julian Assange, famoso per aver fondato il sito Wikileaks. Nel 2007 il biondo svedese (interpretato da Benedict Cumberbacht, famoso per aver interpretato Sherlock Holmes sul piccolo schermo) incontra quello che diventerà il suo collega inseparabile: Daniel Domscheit-Berg. Con lui, nel giro di 3 anni, porterà la piattaforma per la divulgazione di documenti riservati (inizialmente nata con altri scopi) alla notorietà mondiale attraverso la pubblicazione di una serie segreti clamorosi, culminati con i cablogrammi e i resoconti della guerra in Afghanistan. Il regista, Bill Condon, racconta la storia e lascia allo spettatore l’incombenza di verificare i fatti raccontati dal lungometraggio. Il quinto potere (sceneggiato da Josh Singer, ex collaboratore del premio Oscar Aaron Sorkin), però, delude le attese. Il regista non riesce a colpire lo spettatore come dovrebbe. La storia, di per sé ricca di emozioni, non risulta riuscita. Lo stesso Julian Assange ha dichiarato di non aver particolarmente apprezzato il film. La sua stessa figura è quella che più non ha convinto i critici e il pubblico. Il quinto potere è tratto dal libro scritto dall’ex socio del fondatore di Wikileaks (con il quale ora c’è una causa in corso) e racconta il legame con Daniel Domscheit-Berg, romanzandolo eccessivamente. La pellicola si lascia ingolosire dal desiderio di instillare una morale sulle nuove tecnologie e su come facilitino il compito dei giornalisti nel ruolo di “Cani da guardia della democrazia”. Tuttavia, il progetto delude le attese e Il quinto potere rimane comunque un film godibile, ma incapace di sfruttare a fondo una storia che ha appassionato tutto il mondo.
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