Jude Law e Damon Albarn protestano con GreePeace
A Londra, davanti all'Ambasciata Russa, il presidio di GreenPeace sta protestando con due membri d'eccezione: l'attore Jude Law e il cantante Damon Albarn
A Londra, davanti all’Ambasciata Russa, il presidio di GreenPeace sta protestando contro la detenzione di alcuni attivisti nelle prigioni sovietiche che sono stati arrestati in seguito all’attacco ad una trivella di una compagnia petrolifera russa. Si tratta della Gazprom che si occupa di cercare il petrolio nelle zone artiche della Russia. Alla protesta della celebre associazione si sono uniti numerosi personaggi di rilievo sia nell’ambito cinematografico, che televisivo, nonchè radiofonico e musicale. Infatti a richiedere il rilascio di trenta detenuti stanno protestando circa 800 persone tra cui Damon Albarn il cantante dei Blur e l’attore Jude Law, tra l’altro amico di uno degli arrestati. Tra gli altri, nella folla con loro, anche Paul Simonon dei Clash, con il quale hanno condiviso cori e cartelli. Jude Law ha spiegato il perchè ha deciso di aderire a questa protesta: “Sto esercitando il mio diritto di protesta pacifica. La mia faccia e il mio corpo si aggiungono alla massa di sostenitori. Il fatto che ci sia una minaccia di condanna non li ha trattenuti. E’ grottesco che queste persone siano state accusate di pirateria, col rischio di 15 anni di carcere.” E a proposito della sua amicizia con un detenuto ha detto: “Certo che sono preoccupato per Frank, perché mi interesso della sua famiglia e di lui, ma so che resisterà. Credo sia interessante che le persone sapessero che sottostare al rischio dell’arresto e alla minaccia di condanna fosse parte del pacchetto: serviva a spostare l’attenzione alle trivellazioni nell’Artico, che sappiamo tutti essere un problema internazionale sul quale c’è bisogno di confrontarsi.” Anche l’altro manifestante d’eccezione Damon Albarn ha spiegato il perchè della sua partecipazione: “Nove volte su dieci, le persone che protestano pacificamente, che sia attraverso la musica o attraverso la scalata di trivelle da petrolio, lo fanno perché credono di poter dire qualcosa che farà del bene alla società intera.”
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