Naomi Watts racconta la sua Lady D
Naomi Watts racconta la sua interpretazione di Lady Diana nel film che uscirà in Italia ad ottobre, nonostante le avversità della famiglia reale
Naomi Watts sarà la protagonista della pellicola che ripercorrerà la vita di Lady Diana. Il film uscirà a settembre sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, per arrivare in Italia il mese dopo, ad ottobre. La casa reale britannica ha però dimostrato il suo timore per questa pellicola, preoccupata per il quadro che potrebbe uscirne fuori non solo della Principessa, ma anche della loro stessa famiglia. Anche Naomi Watts ha ammesso di essere un pò preoccupata per questo ruolo che deve ricoprire, ma in fondo è serena perchè la trama del film è molto semplicista. Ecco le sue parole sulle pagine del Corriere della Sera: “Non mi sono certo posta il problema di diventare una Principessa, ma, piuttosto, quello di interpretare il film Diana. Perché, lo confesso, ho avuto molti dubbi anche morali prima di firmare il contratto.” Prosegue dicendo: “Non è la prima volta che indosso i panni di un personaggio reale, ma la partita ora è diversa. Perché ho dovuto rendere l’umanità e l’estremo bisogno di amore di una donna che, contro il suo stesso volere, è diventata una icona sempre da discutere.” Anche a parlare della trama è sempre lei stessa che racconta: ” In verità, la trama è semplice perché affronta con piglio cronachistico gli ultimi due anni di vita di Diana Spencer, per tutti Lady D, e i suoi legami con il chirurgo pachistano Hasnat Khan e con Dodi Al Fayed”. Dunque, niente meno, niente più che un documentario approfondito e che riprende molto dal libro scritto da Kate Snell sull’amore della Principessa, alla cui autrice è spettato il ruolo di produttrice esecutiva nel film. Tutto lo staff si è messo all’opera però non solo studiando il libro, ma anche interviste, articoli e tutte le testimonianze possibile per attenersi alla versione più precisa e realistica dei fatti. Inoltre, aggiunge Naomi Watts: “Ma la nostra non è una biografia ma il viaggio interiore e psicologico di una donna. Io ho letto con molta attenzione e partecipazione il libro di Sarah Bradford Diana perché volevo capire come era mutato, come si era formato il carattere di quella che era diventata e sempre sarebbe rimasta la Principessa di Galles, ma che sempre aveva conservato dentro di sé la freschezza della timida ragazza che voleva diventare una musicista o una ballerina classica”. Dalla pellicola emerge anche il rapporto che Lady Diana aveva con i suoi due bambini, William ed Harry, con i quali cercava di vivere una routine semplice e normale, per quanto potesse essere considerata tale la vita di due bambini destinati al trono. Ed è proprio per questo che la famiglia reale non è contenta di questo film: “Mi rendo conto che la famiglia reale teme questo film. Non è mai stata contenta della decisione di girarlo e di ripercorrere anche il drammatico incidente automobilistico del 1997, che causò la morte di Diana, di Dodi e dell’autista della Mercedes, Henri Paul, sulla quale viaggiavano. Ripeto: non c’è stata alcuna disponibilità dai membri della famiglia reale”. Staremo dunque a vedere cosa succederà quando il film arriverà nelle sale.
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