Russel Crowe in forma dopo la crisi torna al cinema con Man of Steel
Russel Crowe, in occasione dell'anteprima di Man of Steel, ha raccontato del suo ruolo nella pellicola
Russel Crowe torna con Man of Steel – L’uomo d’Acciaio al cinema da giovedì 20 giugno. I giorni scorsi però la pellicola è stata presentata in esclusiva al Festival di Taormina, durante il quale l’attore ha sfoggiato nuovamente la sua forma migliore, che negli ultimi tempi aveva perso. Russel Crowe nel film interpreta il padre biologico di Superman e in occasione appunto dell’evento in terra siciliana ha rilasciato un’intervista a Il Giornale, raccontando un po’ di sé e del suo personaggio. Di Superman ha detto: “Ho affrontato un personaggio leggendario, che emerge da un passato remoto sul quale non m’ero documentato. Situazione insolita, per me: non potevo mica viaggiare su un altro pianeta per scoprirne i segreti.” Prosegue dicendo: “Per fortuna, mi sono affidato a un regista eccellente. Snyder ha reinventato il mio personaggio, connotandolo in modo soprannaturale. Oltre il limite dei supereroi”. D’altronde non ha fatto mistero che non è molto familiare con il mondo dei fumetti e di Superman conosce la S gialla e rossa, anche perché è il secondo simbolo più conosciuto al mondo dopo la croce cristiana, oltre che perché è il primo supereroe della storia del cinema. Il suo ruolo, in quella prima pellicola storica fu interpretato da Marlon Brando. Alla domanda se si è confrontato con quell’interpretazione ha risposto: “No, non sono il tipo che fa filologia. Però Marlon Brando è l’attore cui devo la mia formazione rofessionale, non fosse altro perché ho visto più e più volte” prosegue dicendo: “Proprio a proposito di Brando, mi è successa una cosa strana. Un episodio che ha del magico e del misterioso.” Detto ciò, sorge spontaneo volerne sapere di più ed è così che Russel Crowe racconta: “Quando Brando morì, mi chiamò una sconosciuta, per dirmi che doveva darmi un oggetto da parte sua. Rimasi perplesso, perchè con Marlon non avevo mai avuto contatti diretti. Quella donna mi consegnò un libro di poesie di James Kavanaugh, intitolato There Are Men Too Gentle To Live Among Wolves.” Di questo mistero racconta: “La cosa più interessante, a parte la scelta mirata del libro, è che, in una nota a margine, con la sua calligrafia ampia, Marlon m’aveva scritto un messaggio. Che diceva come gli fossero piaciuti i mie film, particolarmente Master and Commander e A Beautiful Mind. Ho provato un’emozione indicibile, l’ho preso come un segno del destino”. Insomma, in Russel Crowe a dieta (il dietologo gli ha prescritto una dieta senza glutine) e più in forma che mai, pronto a sbancare al botteghino.