Cannes 2013: delusione Italia, solo tre premi
C'è un pò di delusione per gli italiani in concorso a Cannes, ci si aspettava di più soprattutto da "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino
Ci si aspettava qualcosa in più dagli italiani in gara al Festival di Cannes, ma gli unici premi sono arrivati da sezioni collaterali del Festival. A bocca asciutta Paolo Sorrentino e Toni Servillo, regista e attore in “La Grande Bellezza”, acclamato dopo la prima e accreditato come uno dei film favoriti per la vittoria finale. La standing ovation alla fine della première aveva anche lasciato sperare in un riconoscimento all’attore salernitano.
La consolazione per gli italiani in concorso viene dagli esordienti: il Premio Revèlation come opera prima e il prestigioso Premio della Critica sono stati assegnati a “Salvo” un film dei due registi quarantenni napoletani Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, che in questo film hanno raccontato una toccante storia d’amore tra un sicario mafioso e la sorella cieca della sua futura vittima. Non è un caso dunque che i due registi abbiano dedicato i premi a Falcone e Borsellino, anche in concomitanza con i venti anni dalla strage di Capaci. Un’altra esordiente alla regia, l’attrice Valeria Golino, ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria Ecumenica per il suo “Miele”, primo lavoro da regista e molto applaudito alla prima. Il premio è stato conquistato a pari merito con a pari merito con “Tale padre tale figlio” del regista giapponese Kore-Eda Hirokazu. Per concludere, da segnalare la Menzione speciale della Giuria ricevuta dal giovane Adriano Valerio, per cortometraggio “37, 4s”. Solo cinque volte l’Italia ha trionfato nella categoria “miglior film” del prestigioso festival francese: il primo film italiano vincitore fu “La Dolce Vita” di Federico Fellini, che nel 1960 si aggiudicò il premio. Lo seguirono nel 1963 il capolavoro di Luchino Visconti “Il Gattopardo” , nel 1977 il film dei fratelli Taviani “Padre Padrone”, nel 1978 “L’Albero degli Zoccoli” di Ermanno Olmi, fino ad arrivare nel 2001, quando trionfò “La Stanza del Figlio” di Nanni Moretti.