L’aspartame che sostituisce lo zucchero fa male?
L'aspartame è cancerogeno? Chi non può sostituirlo allo zucchero e chi invece può essere di aiuto
Diverse volte si è parlato di aspartame e del suo potere ma anche delle sue controindicazioni. L’aspartame è un dolcificante chimico che per anni è stato assunto per diete, per sostituirlo allo zucchero. Dove lo troviamo e quali sono in effetti le proprietà dell’aspartame? La differenza con lo zucchero è il tenore calorico che è sicuramente molto più basso rispetto allo zucchero. Assunto dalle persone diabetiche rende stabile il valore della glicemia senza far avere dei picchi improvvisi. L’aspartame è contenuto in molti snack industriali ma anche in bevande, gomme da masticare e yogurt. Prima di analizzare le proprietà dell’aspartame dobbiamo dire che non c’è nessuna conferma che l’aspartame sia cancerogeno, ci sono delle perplessità ma non delle certezze.
CHI NON DOVREBBE ASSUMERE ASPARTAME ATTRAVERSO BIBIT E SMACK VARI?
L’aspartame è controindicato per le donne in gravidanza e per i bambini. Come in ogni cosa non bisogna farne un abuso, quindi evitate di esagerare, anche con gli alimenti che ne contengono piccole quantità. Una porzione al giorno non fa male a nessuno. Ottimo l’aspartame per le diete dimagranti in quanto è un valido sostituto dello zucchero. Evita la comparsa di carie dentarie e dal punto di vista del sapore somiglia molto allo zucchero.
L’informazione deve essere corretta sull’utilizzo dell’aspartame. Infatti nel 2013 l’organizzazione mondiale della sanità e la Fao hanno dichiarato apertamente che l’aspartame non rileva nessun problema per la salute e quindi non è considerato cancerogeno. Un prodotto sicuro per la salute ma sempre se non esagerate. Anche la coca cola zero, se non riuscite a fare a meno delle bibite, contiene aspartame ecco perché è consigliata per le diete anche se non ha solo l’aspartame all’interno ma anche altri zuccheri. Le controindicazioni per un abuso dell’aspartame potrebbero essere nausea, cefalea, disturbi dell’umore e vista annebbiata. Ecco perché è meglio evitarne l’assunzione da parte dei bambini e da parte delle donne in gravidanza.