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Reflusso gastroesofageo, attenzione allo sport: i sintomi e le cause

Vari studi dimostrano che il reflusso gastroesofageo può essere legato anche all'attività fisica: ecco perché e quali sono i sintomi e le altre cause

attività fisica causa reflusso gastroesofageo

Quali sono le cause del reflusso gastroesofageo? Si tratta di un disturbo causata dalla risalita di ciò che si trova nello stomaco. I sintomi sono bruciore nella gola, dolore al petto e acidità. Questi possono essere scatenati anche dall’attività fisica. Stiamo parlando proprio della conclusione data da vari studi, i quali indicano che l’attività sportiva può anche dare degli effetti negativi sull’apparato gastrointestinale. Pertanto, è consigliato stare attenti al tipo di ginnastica che si pratica.

REFLUSSO GASTROESOFAGEO ULTIME NOTIZIE: LE RICERCHE PARLANO DI CAUSE LEGATE ALL’ATTIVITA’ FISICA

Ebbene sì, lo sport può causare il reflusso gastroesofageo, chiamato anche reflusso gastrico o gastrite. Stiamo parlando di un problema che viene provocato dalla risalita del contenuto dello stomaco nell’esofago. I sintomi sono acidità, dolore al petto e bruciore in gola. Vari studi hanno dimostrato che l’attività fisica può provocare questi disturbi. Pertanto, sarebbe opportuno prestare attenzione al tipo di attività sportiva che si pratica. Infatti sappiamo che i salti e i movimenti che causano la pressione addominale possono appunto provocare la risalita degli acidi. Mente la ginnastica aerobica può essere più facile da praticare. E’ necessario stare attenti, poiché nei casi gravi può nascere la malattia da reflusso gastroesofageo. Questa provoca delle lesioni sulla parete dell’esofago, provocate proprio dal reflusso.

REFLUSSO GASTROESOFAGEO, I SINTOMI E LE CAUSE CHE LO SCATENANO

Il reflusso gastroesofageo è la risalita, involontaria, dei succhi gastrici contenuti nello stomaco, lungo l’esofago. Questi arrivano anche sino alla gola. In casi gravi, come già vi abbiamo rivelato, può anche svilupparsi la malattia del reflusso gastroesofageo, causata dalle lesioni sulla parete dell’esofago, che si formano durante il reflusso. I sintomi più comuni del reflusso gastroesofageo sono la cattiva digestione, il bruciore addominale, il reflusso acido, faringiti e laringiti croniche, problemi di asma e di respirazione. Le cause più comuni possono essere legate all’acidità della saliva e al fumo. Ma c’è anche un meccanismo che può causare questo disturbo. Stiamo parlando del rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore che avviene quando la valvola muscolare si apre quando passa il cibo. Se la valvola si chiude il contenuto non risale verso l’esofago. Inoltre, a soffrire di questo reflusso possono essere le donne incinte e le persone obese, poiché viene esercitata una pressione sull’addome. L’intensità dell’attiva fisica che viene praticata svolge un ruolo fondamentale in questo caso. Infatti, alcuni studi hanno dimostrato che, durante lo sport, il reflusso gastroesofageo aumenta a causa della diminuzione del flusso sanguigno gastrointestinale, i cambiamenti dei movimenti dell’esofago e del ventricolo, e delle alterazioni della secrezione di ormoni. Pertanto è consigliare ascoltare bene il proprio corpo, non sottovalutando nessun segnale. Inoltre, sarebbe opportuno praticare attività fisica sotto il controllo di un esperto.



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