Pericolo Rosolia in gravidanza: una donna su 3 è a rischio
Pericolo Rosolia in gravidanza: una donna su 3 è a rischio ma non sa di esserlo. Ecco le ultime news
Molte patologie virali infantili non comportano grosse complicazioni se contratte in età puerile. Al contrario se un adulto contrae una malattia esantematica le conseguenze possono essere anche molto pericolose. Un esempio tra tutti quello degli orecchioni per l’uomo che può portare a sterilità e quello della rosolia per le donne incinte. La rosolia per una donna in dolce attesa rappresenta davvero un serio pericolo in assenza di una adeguata copertura profilattica. Infatti i danni al feto possono essere molto gravi: ritardo mentale, cecità, sordità e problemi cardiaci. Non ci sono trattamenti per bloccare la malattia né per impedire che il virus arrivi al feto. Ad ogni modo il rischio di contagio per il feto dipende dalla settimana di gestazione.
ALLARME INFLUENZA IN ITALIA: SETTEMBRE RECORD PER LA PRIMA DI STAGIONE Negli ultimi tempi si è discusso molto sui vaccini. A questo proposito bisogna dire che le vaccinazioni sono l’unico modo per tutelarsi dalla comparsa in età adulta di queste malattie esantematiche che possono rivelarsi molto pericolose. Da una recente indagine sanitaria è emerso che molte donne italiane non ricordano o non conoscono affatto la loro copertura vaccinale. In questo senso è vitale che una donna abbia prove certe dello stato della propria copertura vaccinale per poter evitare rischi e pericoli. L’Istituto Superiore di Sanità ha condotto un censimento epidemiologico per verificare le coperture vaccinali contro la rosolia nelle donne. Dall’indagine è emerso che il 40% delle donne ha fatto il vaccino contro la rosolia ma una donna su tre non ha idea delle proprie condizioni vaccinali. A causa di questa mancanza di conoscenza, queste donne sono maggiormente esposte a rischi in caso di contrazione della malattia esantematica. Secondo la ricerca il numero di donne che non avendo idea della propria condizione vaccinale potrebbero essere esposte ai rischi di una eventuale contrazione della rosolia in gravidanza, varia da regione a regione. Ad esempio in Calabria la percentuale arriva a punte del 6%.