Un mondo di abbracci a Natale per non ammalarsi mai
Tanti abbracci per non ammalarsi mai soprattutto a Natale. Questa la soluzione messa in pratica da un gruppo di scienziati durante una ricerca
Cosa c’è di meglio per la salute di tanti abbracci? Per non ammalarsi mai il consiglio è quello di aumentare il contatto umano. Ovviamente, purché non si abbiano già malattie trasmissibili con il contatto fisico. Un team di esperti ha messo su un particolare esperimento. Dai risultati è emerso che aumentare il numero degli abbracci aiuta ad alleviare lo stress e a prevenire virus e infezioni. E proprio il periodo pre natalizio è quello in cui statisticamente aumenta lo scambio di calore umano. Uno studio scientifico, condotto dalla Carnegie Mellon University (Usa), pubblicato sulla rivista Psychological Science ha confermato che un solo scambio d’affetto è sufficiente per ridurre i sintomi di una malattia e ammalarsi il meno possibile.
Gli studiosi hanno sottoposto a sperimentazione 400 volontari. Li hanno esposti al virus del raffreddore per poi metterli in quarantena. I risultati hanno mostrato che le persone supportate da familiari e amici avevano meno probabilità di subire infezioni per via di situazioni stressanti. Il supporto non è stato solo considerato dal punto di vista morale ma anche da quello tattile. Tutti gli abbracci affettuosi ricevuti dagli ammalati hanno contribuito a farli stare meglio. Inoltre, i sintomi della malattia si sono presentati in maniera meno esponenziale.
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Il professore di Psicologia che ha portato avanti la ricerca, Sheldon Cohen, ha così spiegato: “L’apparente effetto protettivo degli abbracci può essere dovuto al contatto fisico o al sentimento di sostegno e di intimità che si prova. In entrambi i casi, coloro che li ricevono sono più protetti dal contagio“. Dunque, un ritorno ai saluti vecchia maniera potrebbe aiutare tutti a essere più buoni, educati, rispettosi e a stare meglio nella vita, sia dal punto di vista della salute che quello mentale. Sono molte le persone che hanno necessità di tali supporti, soprattutto in un mondo in cui si comunica molto per via delle tecnologie sociali, ma la qualità non è aumentata di pari passo.
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