Come si calcolano le settimane di gravidanza
Come si calcolano le settimane di gravidanza e perché è importante conoscere la data presunta del parto
Il calcolo delle settimane di gravidanza è molto importante per monitorare la crescita del feto dentro l’utero ed è il primo dato che calcola il ginecologo dopo aver accertato che una donna sia incinta. Ma come si calcolano le settimane di gravidanza? Il ginecologo generalmente usa uno strumento che si chiama regolo ostetrico e che risulta particolarmente efficace per calcolare con certezza le settimane di gravidanza. Che, è bene saperlo, cominciano a essere contate dal primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale anche se è chiaro che l’ovulazione, e il conseguente concepimento, arrivano successivamente.
Settimane di gravidanza, l’utilità del regolo ostetrico
Come anticipato, ginecologi e ostetriche utilizzano questo strumento per datare con precisione la gravidanza. Attraverso il regolo ostetrico è possibile programmare i controlli previsti durante i nove mesi di gestazione e soprattutto monitorare che lo sviluppo del feto all’interno dell’utero proceda secondo i normali ritmi fisiologici. Ancora, nel calcolo delle settimane di gravidanza si arriva a capire con precisione la presunta data in cui nascerà il bambino.
Per calcolare nel modo corretto le settimane di gravidanza si parte dalla data della ultima mestruazione. Quella che si tiene in considerazione è una durata gestazionale media pari a 280 giorni, vale a dire 40 settimane anche se non tutte le gravidanze seguono questa regola. Una gravidanza fisiologica più concludersi con tranquillità anche tra le 37 e le 42 settimane, questo perché molto spesso il calcolo delle settimane di gravidanza è indicativo e non certo.
Come si calcolano le settimane di gravidanza
La data dell’ultima mestruazione è dunque importantissima durante una gravidanza e vi sarà richiesta a ogni controllo. Per datare la gravidanza, durante la prima visita che attesti che la donna sta aspettando un bambino, il ginecologo applica la regola di Naegele: prende cioè come riferimento la data dell’ultima mestruazione aggiungendo nove mesi più sette giorni. Verrò fuori una data precisa che sarà quella considerata di scadenza parto.
Non essendo l’ovulazione uguale in tutte le donne e non essendo i cicli tutti della stessa durata (ci sono molte donne con mestruazioni irregolari, per esempio), va sottolineato che la data presunta del parto è in generale approssimativa e può quindi oscillare da donna a donna. Ecco perché i parti che avvengono tra la 37esima settimana e la 42esima vengono comunque considerati nella norma: perché rientrano in un intervallo temporale considerato “possibile” dal ginecologo.
Calcolare le settimane di gravidanza con le app
Oggi per le future mamme, calcolare le settimane di gravidanza, o meglio, tenere poi il conto, successivo alla scoperta della gravidanza, ci sono le tante APP che facilitano questo genere di conteggio. Sono davvero tantissime le app sviluppare in tutto il mondo, per le future mamme, ma anche per i papà che possono tenere il conto più facilimente in questo modo! Tra le app più scaricate in Italia per la gravidanza c’è iMamma, sviluppata da OBscience in collaborazione con Medici Specialisti qualificati a livello internazionale. È dedicata sia alle donne che ai professionisti e offre la possibilità di monitorare il periodo fertile e il progresso della gravidanza dal proprio smartphone. Questa app in particolare è una sorta di vera e propria agenda che permette di segnare anche tutti i dati della gravidanza, ma non solo. Ci sono ad esempio anche consigli per la futura mamma, idee per lo shopping anche per provare a distrarsi un po’ in attesa della nascita. Dieta, esercizi, tante risposte di esperti che dedicano il loro tempo alle future mamme!
Un’altra app che piace molto ai futuri genitori è Gravidanza Mia che, oltre a tenere i vari conteggi, gioca anche, con l’inserimento dei dati, a scoprire il sesso del nascituro.