Mondo Mamma

Vista neonati: ecco quando iniziano a riconoscere i volti dei genitori

La vista dei neonati interessa molto mamma e papà. Ecco quando il piccolo riconosce i loro volti

vista neonati

I neogenitori si interrogano spesso riguardo la vista dei neonati e vogliono sapere quando riusciranno a riconoscere i loro volti. A quanto pare nei primi giorni di vita il bambino è in grado di vedere i volti di mamma e papà purché si trovino a una distanza non maggiore di 30 cm. Diversi studi hanno analizzato questo aspetto portando a risultati molto interessanti. Scopriamo quindi alcuni aspetti salienti relativi alla vista dei neonati.

VISTA NEONATO: ECCO COME VEDE I GENITORI NEI PRIMI GIORNI DI VITA

Uno studio effettuato presso l’Institute of Psychology dell’Università di Oslo, in Norvegia, e dell’Università di Uppsala, in Svezia, ha reso noto che un neonato può vedere i genitori a una distanza massima di 30 centimetri. Più si allontana e più il viso della mamma o del papà diventano irriconoscibili.

Pare inoltre che i neonati siano addirittura in grado di vedere le espressioni dei genitori. Fin dai primi giorni della loro vita, i neonati sarebbero in grado di imitare le espressioni facciali di chi si prende cura di loro, sempre entro i 30 centimetri di distanza. Insomma, a quanto pare già da appena nati i piccoli hanno la possibilità di guardare in faccia i genitori, purché si trovino a distanza ravvicinata.

LO STUDIO SCIENTIFICO SULLA VISTA DEI NEONATI: ECCO QUANDO RICONOSCONO I GENITORI E I PARENTI

A dare qualche chiarimento al riguardo è una ricerca effettuata presso l’Università di Harvard, i cui risultati sono stati resi noti sulla rivista Nature Neuroscience. A quanto pare a circa 200 giorni di vita del bambino, si sviluppano le connessioni neuronali nell’area del cervello dedicata proprio al riconoscimento dei volti e dei lineamenti del viso. Vediamo quindi come è stato svolto lo studio e quali sono i risultati ottenuti.

Lo studio in questione è stato svolto sui macachi. Sono stati presi in considerazione due campioni, uno allevato da persone con maschere che coprono il volto, e l’altro dalla loro tribù. La scelta dei macachi dipende dal fatto che il loro cervello è simile al nostro per quanto riguarda la formazione di aggregati di neuroni nell’area del cervello che prende il nome di Superior Temporal Sulcus. Dipende da quest’area la capacità che abbiamo di riconoscere i volti delle persone.

I due gruppi di macachi presi in esame sono stati sottoposti a risonanza magnetica a 200 giorni di vita ed è emerso che i macachi allevati da persone con la maschera non avevano sviluppato le connessioni neuronali nell’area del cervello predisposta al riconoscimento facciale.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.