Mondo Mamma

Congedo di maternità, tutto quello che c’è da sapere per le future mamme

Come funziona il congedo di maternità? Ecco le varie opzioni a disposizione delle future mamme

congedo di maternità

Le donne lavoratrici che scoprono di essere in dolce attesa, per prima cosa pensano al congedo di maternità. Si tratta di un periodo retribuito nel corso del quale la gestante e neo-mamma può non lavorare e ricevere un importo mensile. Siccome in materia ci sono ancora molte cose poco conosciute, è bene cercare di chiarire un po’ la situazione così che tutte sappiano quali sono i mesi che spettano per potersi riposare durante la gravidanza e subito dopo il parto.

CONGEDO DI MATERNITÀ, COS’È E QUANDO SPETTA?

La prima domanda a cui rispondere è cosa sia il congedo di maternità. Si tratta di un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro che viene riconosciuto alle lavoratrici dipendenti nel corso della gravidanza e del puerperio. La durata del congedo di maternità obbligatorio è di 5 mesi, che sono a cavallo della data del parto e di cui la futura mamma può usufruire a propria discrezione. Ci sono infatti diverse opzioni per ripartire questi 5 mesi da prima della data del parto ai primi mesi di vita del bambino.

  • 2 mesi prima della data presunta del parto e 3 mesi dopo la nascita del bambino
  • 1 mese prima della data presunta del parto e 4 mesi dopo la nascita del bambino
  • 5 mesi dopo il parto

Si tratta di tre possibilità che dipendono non solo dalle scelte della futura mamma, ma anche dalle condizioni di salute della stessa. Ci sono delle situazioni in cui la mamma, per problemi di salute e rischi connessi alla gravidanza, deve chiedere la maternità a rischio. In questo caso il periodo di astensione dal lavoro nei mesi della gestazione può diventare più elevato e per farlo serve la certificazione medica. Anche alcuni lavori sono considerati a rischio per la futura mamma e pure in questo caso l’astensione dal lavoro può riguardare anche l’intera gravidanza, per preservare la salute di mamma e piccolo.

CONGEDO DI MATERNITÀ DOPO IL PARTO, ECCO COME FUNZIONA

Quest’ultima soluzione è nuova ed è stata introdotta proprio a partire dal 2019. Con questa opzione, la futura mamma può scegliere di lavorare fino alla fine della gravidanza usufruendo dei 5 mesi di congedo di maternità successivi al parto. Esiste però una condizione indispensabile per poter scegliere questa possibilità. Il medico ginecologo specialista del Servizio Sanitario Nazionale, oppure convenzionato, deve certificare ufficialmente che la donna è in condizioni di salute idonee al proseguimento dell’attività lavorativa. Dunque, la scelta di lavorare fino alla fine, non deve procurare alcun pericolo né alla donna né al bambino.



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