Marsupio o fascia porta bebè: ecco cosa è meglio per il neonato
Il babywearing è la pratica di "indossare i neonati" tramite marsupio o fascia porta bebè. Ma quale scegliere? Vediamo pro e contro di entrambi
Da tempo ormai è stata confutata la diceria che i neonati non debbano essere tenuti in braccio perché altrimenti si abituerebbero alle braccia della mamma (o del papà). Dunque in aiuto delle mamme arrivano il marsupio e la fascia porta bebè, ma quale scegliere? Vediamo cosa è meglio per il neonato. Il concetto di base di entrambi è il fatto di avere il neonato in braccio, quindi a stretto contatto con la mamma, che può però utilizzare le mani. Insomma, sicuramente una comodità non da poco anche se mamme, suocere, zie e nonne vi diranno che così “il bambino si abitua”. Cerchiamo di capire cosa scegliere tra marsupio e fascia porta bebè.
Il marsupio e la fascia porta bebè, oltre ad essere molto comodi, farebbero bene anche alla salute dei neonati. Il contatto con la mamma prolungato per almeno tre ore nel corso della giornata farebbe diminuire il pianto dei più piccoli del 43%. Insomma, i neonati le cui mamme praticano il babywearing sarebbero più sereni. Il piccolo viene stimolato non solo dal contatto con il corpo della madre, ma anche dal suo battito cardiaco, dal respiro e dalla camminata, sentendosi cullato e al sicuro. Inoltre, secondo alcune ricerche, i bambini aumenterebbero di peso maggiormente rispetto agli altri non portati con marsupio o fascia.
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A quanto pare la fascia porta bebè sembrerebbe essere la soluzione migliore per i neonati. Infatti la fascia si può utilizzare fin dai primi giorni di vita, aiuta il bambino a mantenere la posizione fetale ed inoltre consente di posizionarlo in modi diversi. Con la fascia, rispetto al marsupio, è possibile anche allattare disponendo il neonato nella giusta maniera. Insomma, con marsupio o fascia porta bebè potete rispondere a varie esigenze sia di mamma e papà che del piccolino, dunque perché farne a meno?
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