Bambini e capricci: ecco come gestire la loro rabbia
Come gestire la rabbia dei bambini? Ecco alcuni consigli utili per i genitori e per i più piccoli della famiglia
I bambini a partire dai due anni potrebbero esplodere da un momento all’altro trasformandosi da piccoli angeli a furie scatenate che urlano e strepitano. In queste circostanze i genitori rimangono spesso spiazzati, ma non temete: si tratta di una cosa del tutto normale. Ecco come gestire la loro rabbia.
Il momento di rabbia in un bambino è un segnale che il piccolo sta crescendo e sta imparando cosa lui vuole davvero: è continuamente combattuto tra quello che può e non può e questo lo manda in crisi. Ecco perché anche un semplice no può provocare una crisi di rabbia.
Se vostro figlio inizia ad opporsi alle vostre decisioni, cercate di non vivere il tutto come una provocazione: quello che sta facendo è un tentativo di manifestare la propria autonomia e prenderla sul personale non aiuterà i genitori a vivere meglio. Nel momento in cui scoppia la crisi di rabbia vi conviene semplicemente aspettare che gli passi: alzare la voce o tentare di calmarlo provocheranno l’effetto contrario.
Se il bambino si arrabbia tanto da diventare blu, non bisogna andare nel panico: in questo caso è consigliabile passargli nel viso un fazzoletto inumidito oppure fargli un massaggio sulla schiena e consolarlo. Una volta calmo, potete cercare di spiegargli che la rabbia è un gioco.
Evitate di andare al supermercato se vostro figlio è stanco: dopo una giornata a scuola probabilmente avrà solo voglia di riposarsi e un luogo affollato non aiuta nell’intento; se proprio non potete evitare il super, affidategli dei compiti: in questo modo si sentirà utile e gli peserà di meno.
Sarebbe consigliabile, inoltre, iniziare la giornata un po prima: in questo modo il suo risveglio non sarà traumatico e le crisi di pianto si verificheranno con meno probabilità. Stessa cosa funziona per quando lo dobbiamo mettere a letto: create un rito che sia sempre quello e che gli agevoli li sonno e plachi lo stress.
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