L’acqua minerale migliore: ecco come fare per sceglierla
Esistono vari tipi di acque minerali: ecco come fare per sceglierle in base alle nostre esigenze ed ai nostri problemi di salute
Come fare per scegliere l’acqua minerale giusta per le nostre esigenze? Ogni acqua è diversa dall’altra, perché contiene un maggior quantitativo di un elemento piuttosto che di un altro; dunque, a seconda dei nostri problemi di salute o di ciò che cerchiamo nello specifico, dobbiamo scegliere un tipo di acqua minerale piuttosto che un altro, guardando bene l’etichetta del prodotto che acquistiamo.
Oggi, esistono diversi tipi di acque minerali che vengono anche imbottigliate direttamente alla fonte, anche se – secondo l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione – ottima da bere è anche l’acqua potabile e non sussistono motivi per cui non farlo. Esistono, comunque – come abbiamo detto – acque minerali di diverso tipo – ricche di calcio, di sali minerali e via dicendo – ed è possibile, infatti, acquistare acque ferruginose, bicarbonate, sodiche, solfate, calciche, clorurate, acidule, magnesiache o fluorate; il tutto consultabile tramite le etichette presenti sulle bottiglie, che riportano le tabelle complete.
Uno dei metodi più diffusi ed utilizzati per classificare le acque minerali è quello in base alla quantità di sali disciolti: il cosiddetto “residuo fisso” che sta ad indicare il quantitativo di sali minerali presenti nell’acqua, in seguito all’evaporazione a 180 gradi di un litro di acqua. Esistono acque mineralizzate in minima parte e con un residuo fisso inferiore a 50mg/l; acque oligominerali – le più diffuse – che hanno un residuo fisso compreso tra 50 e 500mg/l e le acque, infine, ricche di sali minerali con residuo fisso oltre ai 1500mg/l.
Se possibile, è consigliabile farsi dare un parere medico circa il tipo d’acqua da consumare, in modo tale da acquistare quella più adatta alle nostre esigenze ed alle nostre condizioni di salute.
Seguici
Seguici su
Ricevi le nostre notizie da Google News