LifeStyle

Malattie cardiovascolari nei giovani: tutta colpa dei cellulari di notte

La diffusione delle malattie cardiovascolari è sempre più diffusa anche tra i giovani: la colpa è dei telefonini utilizzati di notte.

Si prevede che entro il 2030 saranno molti i quarantenni a soffrire di aterosclerosi, una malattia che al giorno d’oggi si sviluppa generalmente nei settantenni. Ma come mai si verificherebbe questo invecchiamento prematuro dei vasi sanguigni? La colpa sta tutta nell’uso dei cellulari di notte.

Gli scienziati, dopo attente ed opportune indagini, avrebbero scoperto che i giovani d’oggi soffrono spesso di disturbi del sonno, che sarebbero provocati dall’utilizzo di dispositivi mobili la notte fino a tardi. E pare essere proprio questo comportamento la causa scatenante della formazione di aterosclerosi fin da giovani. Il problema sembra essere dilagante e senza via d’uscita: se fino ad ora, infatti, sono stati solo gli adolescenti dei paesi più ricchi a soffrire di tali disturbi, il fenomeno degli smartphone ha iniziato a spopolare anche nei mercati emergenti.

Ma non solo: tra gli incriminati della diffusione delle malattie cardiovascolari c’è anche la globalizzazione di uno stile di vita errato, che comprende una scorretta alimentazione, il vizio del fumo e quello dell’alcol. Per non parlare poi dell’aumento esponenziale del fattore di stress che coinvolge la nostra vita e la diminuzione che rasenta lo zero dell’attività fisica quotidiana.

Tutti questi comportamenti errati influiscono direttamente nel benessere e nella salute del nostro corpo e, nel lungo periodo, si trasformano in patologie dalla diversa gravità, ma che nei casi peggiori può portare anche al decesso. E queste malattie sono le stesse che sono diventate responsabili del 30% delle morti in tutto il pianeta. La percentuale, ovviamente, tenderà ad aumentare nel caso dei paesi sviluppati, mentre sarà inferiore in quelli in via di sviluppo.

Per riuscire ad arginare la situazione prima che i danni diventino irreperabili, è necessario attuare un piano di prevenzione soprattutto tra i giovani, che devono essere informati e consapevoli su come certi comportamenti possono risultare dannosi tra qualche anno.



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