Muffa e formaggi, ecco cosa fare
La muffa sul formaggio fa male? Vediamo come riconoscere quella buona da quella cattiva e come evitare che si formi
La diatriba sul fatto che la muffa sui formaggi sia positiva o negativa va avanti da tempo. Cerchiamo quindi di spiegare quando il rapporto tra muffa e formaggi può andare bene e quando no. Innanzitutto se la muffa si forma su questo alimento nel corso del processo di produzione, non solo non crea alcun danno, ma anzi dà un sapore migliore al formaggio in questione. La muffa spesso si forma proprio all’interno di alcuni formaggi, come il famoso Gorgonzola e il buonissimo Brie, che ne viene ricoperto. Cosa succede però se la muffa si forma sul formaggio dopo l’acquisto?
In questo caso la muffa va tolta, avendo cura di tagliare circa due centimetri di formaggio intorno alla parte ammuffita. Infatti non basta eliminare solo lo strato di muffa, perché essa genera delle sostanze nocive che possono arrivare anche dove non si vede. Nel caso in cui troviate della muffa sulla crosta del formaggio a pasta dura e poco umido, basta togliere la parte più scura e sarà possibile mangiare quell’alimento. Tenete in considerazione che la muffa tende a diffondersi soprattutto nei formaggi freschi, con maggiore contenuto di acqua. Se notate che essa ha contaminato il formaggio in maniera ingente, non mangiatelo assolutamente.
Ma è possibile evitare che il formaggio faccia la muffa? Sì, seguendo alcuni consigli. Molti di noi hanno la cattiva abitudine di conservare il formaggio nella pellicola, cosa sbagliatissima perché fa sì che si crei umidità. Utilizzate in alternativa dei contenitori di plastica con la chiusura ermetica, per far sì che il formaggio non si inumidisca troppo. Per quanto riguarda il parmigiano, avvolgetelo in un canovaccio di cotone e poi mettetelo nel frigorifero. Tenete all’aria aperta formaggi a pasta filata, come ad esempio la caciotta.
Insomma, difendersi dalla muffa è possibile, e non sempre questa fa male.