LifeStyle

Piercing: una guida per evitare brutte sorprese

Sempre più diffusa ormai la pratica del piercing, ecco una miniguida per essere sempre informati sull’argomento per non essere impreparati e preservare la nostra salute da brutte sorprese

Ormai il piercing è un’usanza molto diffusa, tra i più giovani e non proprio tali. Intanto chiariamo che per piercing si intende un orecchino solitamente situato in punti differenti rispetto ai lobi. Anche quelli di fatto sono piercing ma è ormai molto comune trovare orecchini anche sulle labbra, sul sopracciglio, sul naso, l’ombelico e chi più ne ha più ne metta. I più coraggiosi (sempre se di coraggio si può parlare) o più alternativi scelgono luoghi come le parti intime, i capezzoli e la lingua. Ma quali sono i rischi del piercing e come fare a non correre rischi inutili per soddisfare un vezzo estetico che poi di fatto può rivelarsi anche pericoloso se fatto senza le dovute precauzioni?
I piercing vengono fatti solitamente con un ago simile in tutto e per tutto ad un ago canula. Prima di tutto è importante rivolgersi ad un centro specializzato e che rispetti tutte le dovute norme igieniche. Scordatevi di fare un piercing, soprattutto nelle zone più delicate e rischiose, a casa vostra. Potreste andare incontro ad infezioni, nella migliore delle ipotesi. Un piercing fatto male (sulla lingua ad esempio) può essere responsabile di emorragie che possono essere anche mortali. Stesso discorso vale per l’ombelico. Non parliamo poi del piercing nelle zone intime o sui capezzoli. Lingua e genitali sono zone particolarmente irrorate di vasi sanguigni che se colpiti dall’ago potrebbero dar luogo a spiacevoli e pericolore emmoragie.

Gli aghi utilizzati dal centro al quale deciderete di rivolgervi devono essere rigorosamente aghi monouso. Utilizzare aghi già usati per bucare altre persone può esporvi al rischio di contrarre il virus dell’Hiv. Stesso discorso vale per gli orecchini che prima di essere utilizzati devono necessariamente essere sterilizzati. Per evitare che questi facciano infezione poi è fondamentale che essi, soprattutto quando siti in zone particolarmente delicate, siano di acciaio chirurgico che risparmia reazioni allergiche spiacevoli e dolorose.

Dopo aver fatto un piercing è normale che la zona resti gonfia e dolorante, meno normale è che sulla ferita si presentino pus e fuoriuscite di liquidi perché in entrambi i casi reazioni di questo genere sono indice di infezione. In modo analogo non è normale che compaia febbre dopo un piercing.

Insomma, se proprio avete voglia di “abbellire” il vostro corpo con un piercing, tutto sembrerebbe essere concesso, l’importante però è affidarsi a qualcuno di competente, in un luogo che rispetti tutte le norme igieniche e fare molta attenzione al “post” piercing per riuscire a riconoscere in tempo i segni di un’infezione o i segnali che qualcosa sia andato storto a tutela della nostra salute.



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