LifeStyle

App della salute, con un soffio scopri come stai

In arrivo del mondo della tecnologia la App della Salute, nuova applicazione per smartphone. Con un soffio sarà possibile scoprire come stiamo

Di questi tempi tutto è possibile, persino sapere con un semplice soffio come stai. Non è uno scherzo, e nemmeno fantascienza. Si tratta della nuova app della salute. Basterà un soffio a conserntirvi di capire le vostre condizioni di salute. Nel giro di pochi anni, troveremo questa nuova app sul mercato grazie a uno studio svolto da Giovanni Neri e Nicola Donato dell’Università di Messina. L’app della salute è un’applicazione per smartphone che ci permette di stabilire le condizioni di salute generali di un soggetto, e tutto solo con un soffio.  E’ un progetto che prende il nome di “Safety” ed è stato avviato nell’ambito del più vasto Global research outreach (Gro) program dell’azienda sud-coreana. Cerchiamo di capire meglio come funziona. Nel respiro, sono presenti alcuni marcatori importanti tali da poter fornire informazioni determinanti allo scopo di diagnosticare diverse patologie anche gravi, come ad esempio le disfunzioni epatiche il diabete e le infiammazioni dei polmoni. “Sono dei sensori piccolissimi- spiega il Prof Neri- che dovremo rendere quasi invisibili per poterli inserire negli smartphone”. Un altro collega ha aggiunto, inoltre, che il progetto coinvolge non solo dottorandi di ricerca, ma anche studenti iscritti alla triennale e alla magistrale. Il progetto sull’ app della salute prevede lo sviluppo sia hardware che software in tutto l’Ateneo.

Senza dubbio si tratta di una scoperta che godrà di un certo successo nel campo della tecnologia. Allo stesso tempo, però, come per la Cybercondria, che sta per acronimo fra cyber e ipocondriaci coniato già nel 2000, potrebbe comportare la ricerca in rete di conferme e diagnosi mediche a sintomi che si convincono di avere, quando in realtà si tratta solo della loro immaginazione.  In poche parole è fondamentale che tale progetto non faccia in modo di creare maggior panico spingendo gli utenti a fare continui monitoraggi per scoprire nuovi sintomi o a recarsi più frequentemente dal dottore, divenendo così una sorta di circolo vizioso.



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