Piemonte, tumore collo dell’utero: test Dna sostituisce Pap test
Il Piemonte adotterà il test del Dna il sostituzione del Pap Test, per la prevenzione del tumore al collo dell'utero
In Piemonte, per la prevenzione del tumore al collo dell’utero, si adotterà un nuovo screening, ovvero un test del Dna che sostituisce il Pap test. Il nuovo metodo aveva ottenuto dei buoni risultati già tre anni fa, grazie agli studi del gruppo di ricerca torinese dell’epidemiologo Guglielmo Ronco. Ora The Lancet, rivista internazionale, ha pubblicato lo studio portato avanti dagli studiosi del Centro Prevenzione Oncologico e delle Molinette, dai ricercatori svedesi del Karolinska Institutet di Stoccolma, dagli inglesi della London School of Hygene e dell’Università di Manchester, oltre che dagli olandesi della Vrje Universitet di Amsterdam.
Risultati ottenuti a livello internazionale, che dimostrano che il test del Dna può costituire un ottimo metodo di prevenzione nei confronti del tumore al collo dell’utero. Questo test Hpv consente una riduzione dell’incidenza dei tumori al collo dell’utero che varia dal 60 al 70 per cento rispetto al Pap test, tutt’ora in vigore. La ricerca, sviluppata in vari atenei, ha preso in considerazione ben 175 mila donne. A quanto pare le donne che si sono sottoposte al nuovo test del Dna, il test Hpv, si sono ammalate meno rispetto a quelle che invece si sono avvalse del Pap test.
Il Piemonte sarà la prima regione italiana a passare al nuovo test Hpv, nell’ambito del programma Prevenzione Serena. Nei prossimi cinque anni avverrà questo cambiamento rivoluzionario, al fine di operare una prevenzione più efficace al fine di contrastare il tumore al collo dell’utero. Il nuovo esame coinvolgerà le donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni. Al di sotto dei 30 anni il test del Dna rileva alcune lesioni che potrebbero regredire in maniera spontanea.
Insomma, un ottimo risultato che rivoluzionerà gli esami atti a far fronte al tumore al collo dell’utero, un vero e proprio rischio per le donne.
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