Pesce crudo, consigli utili per non correre rischi
Se amate il pesce crudo, ci sono alcuni accorgimenti che dovete mettere in atto per non correre rischi
Ecco alcuni consigli utili per non correre rischi mangiando pesce crudo. Questo genere di alimenti sta diventando sempre di più una vera e propria moda, anche grazie all’influenza della cucina giapponese. Non tutti sanno però che, se non si seguono alcuni accorgimenti, si possono correre rischi per la salute mangiando pesce crudo. Come si fa a sapere quando il pesce crudo che si decide di mangiare è sicuro? Ecco alcuni consigli utili.
Naturalmente non si è soggetti a rischi solo mangiando sushi e sashimi, ma anche nel caso ad esempio dei carpacci e del pesce azzurro marinato. Ogni qual volta ci si accinge a mangiare pesce crudo o non del tutto cotto, bisogna tenere presente che lo stesso deve essere stato congelato per almeno 96 ore ad una temperatura di -18° C all’interno del congelatore contrassegnato da minimo tre stelle. Lo stesso discorso vale per i ristoranti. In questo caso è proprio la legge a stabilire che il pesce deve essere congelato almeno 24 ore a -20° C. Un nuovo decreto del ministero della Salute prevede che anche chi vende pesce sia chiaro per quel che concerne il corretto utilizzo di esso e dei cefalopodi freschi. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che mangiare pesce crudo può far correre dei rischi. La pericolosità deriva dalla possibile infestazione dei prodotti ittici dal parassita Anisakis, che si sviluppa nei mammiferi marini annidandosi nel loro addome. Nel caso in cui si assuma pesce crudo infetto, questo parassita passa all’uomo, provocando problemi allo stomaco e all’intestino. Il parassita viene sconfitto congelando il pesce o mangiandolo cotto.
Quindi, se amate il pesce crudo, prestate attenzione alla sua conservazione, al fine di non correre rischi.