LifeStyle

I bebè imparano i suoni delle parole fin dalla gravidanza

Da una ricerca finlandese emerge come i bebè riescano a imparare i suoni delle parole fin dalla gravidanza

Secondo quanto emerso dai risultati di una ricerca proveniente dalla Finlandia, i bebè imparano i suoni delle parole fin dalla gravidanza. I bambini imparano a riconoscere i suoni delle parole già da quando sono nell’utero. Questa memoria sviluppata dai bambini rimane anche dopo il parto. A partire dal sesto mese di gravidanza, dunque, per i ricercatori i bebè imparano i suoni delle parole. La ricerca è stata condotta da un gruppo di studiosi dell’università finlandese di Helsinki ed è stato pubblicato sulla rivista Pnas. La loro scoperta si colloca nel filone di quelle riguardanti tutto ciò che riguarda la memoria dei bambini. È del 1988, infatti, una ricerca che dimostrava come i piccoli fossero in grado di riconoscere la canzone iniziale della soap opera preferita dei loro genitori. Altre ricerche, invece, hanno dimostrato che appena nati i bambini cominciano ad avere familiarità con le voci dei propri genitori, riuscendo a riconoscerle e memorizzarle. Mentre questi precedenti test avvenivano nel bambino dopo la nascita, quest’ultimo realizzato da un gruppo di ricercatori finlandesi ha visto come protagonista il bebè prima della sua nascita. I ricercatori hanno utilizzato sensori per elettroencefalogramma allo scopo di rilevare le tracce neurali delle memorie riguardanti il periodo in cui i bebè si trovavano nell’utero. Durante la gravidanza, i ricercatori hanno fatto ascoltare suoni specifici di alcune parole ai piccoli che, appena nati, reagivano con segnali neurali alle stesse parole. Ciò ha dimostrato come loro riuscissero a riconoscerli avendoli già memorizzati in precedenza, ovvero quando si trovavano ancora nell’utero della madre.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.