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Isola del Giglio: cane non può salire sul bus

All'Isola del Giglio un cane non può salire sul bus. Ecco l'assurda vicenda di una turista torinese e del suo cane

All’Isola del Giglio un cane non può salire sul bus. Questa è la vicenda che vede protagonista una turista torinese in compagnia del suo cane. La donna è dovuta scendere da un bus perché il suo cane non poteva entrare. A prendere questa assurda decisione è stato l’autista del mezzo, sulla base del regolamento del trasporto pubblico locale, il quale vieta ai cani di salire sui bus urbani. Il paradosso è che tale regolamentazione va in contrasto con la legge regionale toscana, secondo la quale i cani possono accedere liberamente ai mezzi pubblici.

E così la turista torinese, dopo aver regolarmente acquistato i biglietti, tentanto di salire sul bus è stata fermata sentendosi dire che, a detta del regolamento locale, solo i cani di piccola taglia possono accedere al trasporto urbano, purché tenuti in braccio dai padroni. La donna e i suoi familiari hanno protestato riguardo l’assurdo divieto, rivolgendosi in un secondo momento al telefono amico dell’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. Il presidente Lorenzo Croce ha consigliato alla turista di formalizzare la protesta al sindaco. Al riguardo si è espresso nel seguente modo: “Pare ridicolo che in un paese in cui si vieta alla gente di portare il cane in spiaggia succeda anche che una turista non possa fare il giro dell’Isola perché al suo cane di media taglia e al guinzaglio non viene concesso di salire sulla corriera. Chiediamo che si provveda a cambiare quel ridicolo regolamento (…)”.

Insomma, una vicenda che sicuramente avrà un seguito. I cani possono salire sui mezzi pubblici, di grande o piccola taglia che siano, purché i padroni facciano fede alle norme prestabilite.



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1 response to “Isola del Giglio: cane non può salire sul bus

  1. E’ veramente tragicamente assurdo il modo nel quale vengono trattati i nostri amici a 4 zampe in particolare i cani. Il cane col passare del tempo ,diviene un vero e proprio componente della famiglia. Si conoscono storie strazianti di cani che morto il padrone si lasciano morire anch’essi sopraffatti dal dolore .Al guinzaglio con una museruola e pagando regolare biglietto non v’è motivo alcuno di impedire loro il transito sui bus. Queste sono leggi la cui esistenza non ha motivo di essere fatte sicuramente da chi mai nella vita ha conosciuto l’amore incondizionato che può esprimere un cane.Se pensiamo poi che in alcune nazioni del sud-est asiatico il cane viene mangiato dopo averlo torturato e squoiato vivo perchè si dice che in questo modo la carne diviene più saporita viene da inorridire Ma la’ siamo indietro di 1000 anni. Da noi deve esserci rispetto e coabitazione perchè quella del più forte è la legge della giungla!!!

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