Glutammato monosodico: è il killer che mangiamo tutti i giorni?
Il glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità utilizzatissimo nell'industria alimentare, potrebbe essere responsabile di malattie neurologiche e tumori. Uno dei tanti killer presenti sulle nostre tavole
Il dado da brodo può essere nocivo? Ci troviamo spesso a scoprire dopo anni di inconsapevole consumo, che un determinato prodotto o ingrediente presente in qualche alimento composto, non è salutare se non addirittura tossico. A volte si tratta di danni collaterali o passeggeri, ma sempre più spesso, con l’avanzare della tecnologia applicata all’industria alimentare, ci troviamo di fronte a potenziali killer, pericolosissimi per la nostra salute e talvolta letali. E’ il caso del glutammato monosodico, presente in tantissimi alimenti, tra cui appunto i dadi da brodo, per le sue caratteristiche di esaltatore dei sapori ma anche un potente stimolatore dei tumori e, come se non bastasse, potenzialmente dannoso per il nostro sistema nervoso centrale.A lanciare l’ennesimo allarme è il neuro-chirugo e nutrizionista statunitense dottor Blaylock, che definisce il glutammato monosodico un “fertilizzante del cancro“, ma non solo: dopo aver condotto studi dettagliati, il dottor Blaylock è arrivato a stilare una lista lunghissima di effetti collaterali provocati dal glutammato monosodico che vanno da aumento di peso, nausee, vomito, rush cutanei fino a emicranie persistenti, allergie, malattie neurologiche.
Tecnicamente il glutammato monosodico è il sale di sodio dell’acido glutammico, uno dei 20 amminoacidi di cui sono composte le proteine ed uno dei più diffusi in natura. Scoperto nel 1908 dal chimico giapponese Kikunae Ikeda e classificato con la sigla E621, è stato utilizzato inizialmente nella cucina cinese, ma ormai è ampiamente diffuso sulle tavole di tutto il mondo come esaltatore di sapidità, cioè per esaltare il gusto del cibo al contatto con le nostre papille gustative, facendocelo trovare gradevole anche quando in realtà sarebbe privo di sapore senza questo additivo.
Ritenuto responsabile negli anni ’60 della “sindrome da ristorante cinese“, una patologia che colpiva i consumatori di cibo asiatico, in cui appunto il glutammato monosodico è utilizzatissimo, con nausee, cefalee, vasodilatazione cutanea, orticaria, crisi asmatiche, negli utlimi anni l’utilizzo di questo additivo è finito sotto la lente d’ingrandimento di diverse associazioni di consumatori e studi scientifici.
La principale accusa mossa è che è inutile e ingannevole perchè serve a coprire le carenze di gusto e qualità dei cibi di base. Ma la sua pericolosità potrebbe andare molto oltre, come ha spiegato il dottor Blaylock, e il glutammato monosodico potrebbere essere responsabile dell’insorgenza di patologie e malattie letali come cancri e tumori.
Come difenderci? La lista di alimenti in cui il glutammato monosodico è presente, direttamente o sotto forma di composti è praticamente infinìta: nel dado da brodo è di fatto l’ingrediente principale, ma si trova anche in prodotti dolciari a lunga conservazione, caramelle, prodotti di soia, prodotti dietetici, sciroppi di mais. Le protezioni per il consumatore come al solito latitano, anche le sigle dietro cui si nasconde il glutammato sono infinite e anche per il consumatore più attentoè spesso difficile, se non impossibile riconoscerlo.
Una piccola mano è venuta dalla Comunità Europea che ha emesso una direttiva che proibisce l’uso del glutammato negli alimenti per l’infanzia, diverse associazioni di consumatori hanno cercato un confronto con le grandi multinazionali dei prodotti in scatola, ma nessuno ha mai aperto i suoi stabilimenti.
La cosa migliore è sempre affidarsi al proprio buon senso e alla propria esperienza, ricorrendo il più possibile a cibi autoprodotti o comunque il più naturale possibile, di cui sia facile conoscere la provenienza e i composti che contengono. Per non ritrovarci, come sempre più spesso avviene, con un killer nel piatto in cui mangiamo.
I “dadi” si possono fare in casa:basta preparare un brodo concentrato di bollito con verdure,versarlo nelle formine del ghiaccio e quando è freddo si congela:all’occorrenza si usa per minestre,sughi,arrosti,ecc.ecc.