Sonnolenza pomeridiana: la colpa è dei grassi
La fastidiosa sensazione di sonnolenza diurna, in particolare quella che colpisce dopo i pasti, sarebbe da ricondurre all'assunzione di un quantitativo esagerato di grassi. A dimostrarlo uno studio americano
Sonnolenza pomeridiana. Chi può affermare di non sapere di cosa si parla? Quella sensazione di calo dell’attenzione che colpisce la maggior parte delle persone dopo i pasti. Alcuni ricercatori americani sarebbero riusciti a spiegarne le cause: quando a determinare la spiacevolissima sensazione non è stato un cattivo riposo notturno, la colpa è di cosa abbiamo messo nel piatto a pranzo. Un consumo eccessivo di grassi, anche occasionale, sarebbe responsabile della classica sensazione di stordimento e sonnolenza difficilissima da combattere anche con l’ausilio di svariati caffè!
Sono stati i ricercatori del Pennsylvania State College of Medicine di Hershey, coordinati dallo psichiatra Alexandros Vgontzas, ad interessarsi al problema. Il gruppo di ricerca è stato costituito da 31 adulti con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Nessuno di loro era obeso e tra di essi non c’erano soggetti affetti da insonnia o apnea del sonno, condizioni che determinano quindi un cattivo riposo notturno.
I partecipanti allo studio sono stati fatti “trasferire” per quattro notti all’interno della clinica del sonno dove le loro reazioni all’assunzione di vari cibi sono state testate. Sono stati quindi forniti cinque differenti pasti, costituiti ogni volta da tipologie di cibo differenti che potessero quindi aiutare i medici a valutare l’effetto dei diversi alimenti sulla comparsa o meno di sonnolenza diurna.
La sonnolenza oggettiva è stata misurata il Multiple Sleep Latency Test. Mentre dopo aver consumato pasti basati su un apporto alto del quantitativo di carboidrati e proteine non è stata registrata la comparsa si sonnolenza, questa spiacevole sensazione accompagnata dalle sue sue manifestazioni sul livello di attenzione sono state riscontrate in seguito al consumo di pasti ricchi di grassi.
Mentre il consumo di proteine sembra non influire in nessun modo in questi casi, pasti a base di carboidrati invece hanno fatto registrare addirittura innalzamenti del livello di attenzione nei soggetti esaminati.