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Come si combatte l’ansia?

L'ansia ci fa vivere male ma sta proprio a noi migliorare la nostra vita ascoltando i consigli del nostro corpo. Come nasce l'ansia e come possiamo combatterla?

L’ansia è un disturbo di cui soffrono molti, uno stato che non piace a nessuno, ma come si combatte l’ansia? Soprattutto come si fa a non essere ansiosi, ad evitare quel malessere che mette in tensione, rende nervosi, ci preoccupa, rende insonni e anche facili al pianto? E’ una condizione di cui soffrono in minima parte in più le donne, ma colpisce davvero tutti, anche i bambini. Da cosa deriva l’ansia può essere il primo passo per rispondere alla domanda come si combatte l’ansia?

Le categorie più colpite sono i lavoratori dipendenti, i genitori, i manager e i giovani in cerca del primo impiego. Questa prima indicazione dovrebbe già fare immaginare un po’ l’origine dell’ansia, ma non è così semplice.

Abbiamo già anticipato quali sono i primi sitnomi psichici e fisici dovuti all’ansia ma sintomi somatici possono riguardare tutto l’organismo. Così possiamo avvertire facilmente palpitazione, anche vertigini e nausea. L’aumento della sudorazione, disturbi alla vista, tremori, debolezza e coliti.

Insomma, il quadro non è dei migliori, ma quali sono le cause dell’ansia? Per alcuni deriverebbe da una componente biologica, noi puntiamo su ciò che possiamo controllare, come ad esempio i conflitti psicologici.

Spesso l’ansia dipende da una vita che sentiamo sprecata, dall’insoddisfazione che avvertiamo, dal sentirci inutili. Sembra di vivere una vita che ci scappa di mano e non diamo un vero senso a tutto c’ò che facciamo. Magari questa è una condizione reale ma potrebbe anche dipendere dal nostro Io troppo rigido.

Normalmente l’ansia ci pone dinanzi al dubbio se ciò che stiamo facendo è davvero ciò che vogliamo, questo ci stimola, ma c’è anche chi si lascia travolgere.

Certo diversa è l’ansia in vista di un evento importante, ma anche quella può essere tenuta a bada.

Sembra che la regola per combattere l’ansia sia quella di cedere, dobbiamo imparare a non pretendere niente da noi stessi, non dobbiamo imporci di fare le cose come andrebbero fatte ma come sappiamo farle. Dobbiamo mettere da parte le aspettative su noi stessi, il volerci sempre migliorare, guadagneremo in cambio uno stato di pace che paradossalmente ci renderà migliori. Dobbiamo essere certo presenti ma evitare il giudizio continuo.

Non dobbiamo essere a tutti i costi un modello, sempre un punto di riferimento, sempre una persona su cui si può contare e che accontenta ogni richiesta delle persone che amiamo. Tutto ciò ci allontana da quello che vogliamo davvero e di riflesso la nostra psiche si ribella a quell’Io che è diventato davvero troppo rigido e che non ci lascia più esprimere la nostra vera natura.

Così l’ansia diventa un suggerimento del nostro corpo che non regge più il continuo confronto con la perfezione; un consiglio che dobbiamo accogliere.

Siamo imperfetti e abbiamo i nostri limiti, se accettiamo questo avremo davanti ai nostri occhi la realtà e saremo più rilassati.

Impariamo ad essere noi stessi fino in fondo, abbandoniamo l’idea di dovere apparire, non arretriamo dinanzi alle nuove esperienze, anche se da sempre, sin da bambini ci hanno insegnato l’esatto contrario.



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