Sigarette elettroniche, da oggi vietate nei locali pubblici anche in Italia
Si decide nell'incontro di oggi del Consiglio Superiore della Sanità al Ministero della Salute se seguire l'esempio francese e vietare anche in Italia le sigarette elettroniche all'interno dei locali pubblici
Dopo la Francia, tocca oggi all’Italia stabilire se sia lecito o meno godersi la propria sigaretta elettronica all’interno di un locale pubblico; avrà luogo oggi infatti l’incontro fra Ministero della Salute e Consiglio Superiore della Sanità allo scopo di valutare se sia opportuno o meno procedere a vietare l’uso delle e-cig nei luoghi pubblici e, più in generale, per instaurare una discussione più in generale sui vari provvedimenti che sia il caso di adottare in materia. Dopo che il ministro francese della Sanità, Marisol Touraine, ha annunciato meno di una settimana fa che la sigaretta elettronica sarà ufficialmente vietata all’interno dei locali pubblici transalpini, ora pare che anche in Italia si propenda per intraprendere la stessa strada, con buona pace dei molti che avevano ripiegato sul consumo di e- cig anche per potersi godere una fumata dove meglio gli pare e piace. Fra l’altro al suddetto divieto in Francia si è accompagnato quello di vendere sigarette elettroniche ai minorenni e disposizioni più severe per monitorare la pubblicità delle stesse; anche il Consiglio Superiore della Sanità appare orientato ad uniformarsi al modello francese, che fra l’altro comprende proposte che vadano a regolamentare il contenuto di nicotina nella cartuccia, diminuendolo da 20 ad almeno 18 mg/l, e proibire la vendita delle e-cig e relative cartucce al di fuori di appositi punti vendita; la motivazione che ha indotto a prendere in così seria considerazione la scelta è da ricercarsi nella convinzione dei membri che le e-cig rimangano sempre e comunque sigarette, non abbiano quindi diritto a nessun trattamento di favore da parte della giurisdizione.