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Le mamme italiane sono le più vecchie d’Europa

Secondo il Rapporto Euro-Peristat le donne italiane sarebbero tra quelle in Europa ad avere figli più tardi. La colpa? Forse della crisi economica e del disagio sociale vissuto dalla popolazione

Secondo i dati diffusi dal Rapporto Euro-Peristat, il secondo documento europeo sulla salute materno-infantile, le mamme italiane sono le più vecchie d’Europa. Lo studio ha preso in esame 29 paesi dell’area europea ed è stato coordinato dall’Unità Operativa di Epidemiologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con il Ministero della Salute e con l’Istituto nazionale di statistica (Istat). Le donne italiane sarebbero tra le rappresentanti del sesso femminile in Europa quelle ad avere figli più tardi.
Stando ai numeri infatti l’età media a cui le italiane avrebbero il primo figlio ammonta a 35 anni, età in cui le nostre nonne avevano già figli adolescenti. Più di una donna su tre quindi (oltre il 34% della popolazione femminile dello stivale) avrebbe il primo figlio superati i 35.

Insomma, le madri italiane in percentuale sarebbero le più vecchie d’Europa. Le ragioni di ciò potrebbero risiedere nel difficile periodo storico che il paese sta attraversando: le difficoltà e le incertezze economiche che la maggior parte della popolazione italiana attraversa potrebbero essere un indiziato.

A seguire subito dopo troviamo le spagnole, nella cui popolazione ben il 29,5% avrebbe il primo figlio a cinque anni dai quaranta. Molto vicina alla Spagna è l’Irlanda dove la percentuale si abbassa di poco sfiorando i 28 punti percentuali.

Drastico il calo nel resto dei paesi europei dove troviamo in successione dal quarto posto in poi dove troviamo Polonia, Slovacchia e Romania, tutte vicine ai 10 punti percentuali.

Secondo il rapporto l’Italia è ai primi posti anche nel campo dei parti cesarei: il 38% delle gravidanze infatti finisce così. A batterci solo Cipro dove la percentuale supera il 50% dei casi.

Diminuita rispetto al 2004 la percentuale di bambini che muoiono durante il parto.

Ma quali sono i rischi dell’avere un figlio così tardi? Un’età materna avanzata di sicuro aumenta il rischio di gravidanze a rischio e complesse. Aumenta la probabilità di parto gemellare e della comparsa di diabete gestazionale. E ancora, come spiega la dottoressa Cuttini, epidemiologa del Bambino Gesù di Roma: Aumenta il rischio di “esiti perinatali sfavorevoli: parto pretermine, basso peso alla nascita, anomalie congenite, anomalie cromosomiche, parto cesareo, natimortalità e mortalità perinatale. Parliamo ovviamente di rischio in termini statistici, riscontrabile sui grandi numeri, che aumenta al crescere dell’età materna. A livello singolo ci sono ovviamente un sacco di madri di 37-40 anni con bambini splendidi”.



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