Smettere di fumare non fa ingrassare
Smettere di fumare non fa mettere su peso. A sostenerlo tre giovani ricercatori italiani: abbandonare il vizio non fa che giovare a polmoni e giro vita.
Smettere di fumare fa ingrassare? Ecco uno dei luoghi comuni più inflazionati. Ma sarà vero? C’è chi sostiene che smettere con il vizio delle sigarette porti nervosismo e che questo stato d’animo verga sfogato mangiando. Spizzicando di qua e di là la circonferenza vita – secondo l’ormai storico detto – si allargherebbe e tutti gli ormai ex fumatori sarebbero destinati a dover cambiare buco alla cintura se non addirittura a cambiare pantaloni.
Ma chi ha detto che questo sia vero? L’esperienza forse. Ma se l’esempio del nostro vicino fosse solo l’eccezione alla regola? Se smettere di fumare infatti fa bene all’organismo e al corpo, perché la sorte certa di chiunque dovrebbe essere destinato a metter su peso?
Abbandonare il vizio della sigaretta infatti non fa ingrassare.
A smentire la famosa teoria ci hanno pensato dei giovanissimi ricercatori italiani, vincitori del bando dell’ Associazione italiana di economia sanitaria finanziata dalla FarmaFactoring Foundation. Infatti non parliamo di “scienziati” quali medici o biologi, ma di laureati, specializzati e masterizzati in Economia. In particolare parliamo di Davide Dragone, dell’università di Bologna, Francesco Manaresi, dottorato all’Alma Mater ed ora ricercatore in Banca d’Italia, e Luca Savorelli, laureato a Bologna, che ha proseguito gli studi con un dottorato a Siena, e ora lavora presso la St. Andrews University.
Le politiche antifumo quindi (come l’aumento del prezzo delle sigarette) avrebbero dimostrato secondo lo studio condotto dai tre ricercatori di avere – al contrario del detto – un effetto positivo sull’indice di massa corporea medio della popolazione. Insomma, l’obesità sembrerebbe diminuire in relazione ad un abbassamento del numero dei fumatori e delle sigarette vendute.
L’analisi è stata condotta su soggetti statunitensi: “Quello che abbiamo osservato – hanno detto i tre giovani ricercatori nel parlare dei risultati dello studio condotto – facendo riferimento a un campione rappresentativo della popolazione statunitense nel periodo 1999-2008 è un generale miglioramento della qualità della dieta e una riduzione del contenuto calorico del cibo consumato, con un calo nell’indice di massa corporea del 2,5 per cento, in risposta ad un aumento delle accise sulle sigarette di 10 centesimi di dollaro”.
Smettere di fumare insomma aiuta il nostro organismo a funzionare meglio e quindi anche la linea ne risentirebbe positivamente. Nell’arco di qualche anno poi anche le abitudini alimentari degli ex fumatori migliorerebbero, in favore quindi di uno stile di vita più sano e salutare.