Integratori: la frutta e la verdura sono l’ideale
Spesso per ottimizzare il tempo che abbiamo a disposizione si fanno scelte poco produttive per la nostra salute.
Oggi è sempre più diffusa la tendenza a sostituire frutta e verdura con ingenti quantità di integratori. Ma quali sono gli effetti prodotti sulla nostro organismo? Sicuramente occorre prestare molta attenzione. Per quanto grandi siano gli sforzi di produrre polveri o pillole con gli stessi principi dei vegetali i risultati sono ancora poco soddisfacenti.
Gli integratori vanno bene in alcune situazioni tipo gravidanza, periodi di forte stress o lavoro, in cui si richiede un’ integrazione in più oltre a quella dell’alimentazione giornaliera. Sostituire gli integratori a frutta e verdura spesso però è solo un fatto dovuto alla pigrizia. Infatti consumare quotidianamente cinque porzioni di verdura richiede tempo, occorre acquistarli, pulirli e infine cucinarli. Dunque mandare giù una piccola capsula sembra una soluzione più semplice ma non per questo pienamente efficace.
La conferma di questo arriva dalla Federsalus. Sembra infatti che nel 2010 un italiano su tre, sopratutto donne, hanno acquistato 100 milioni di integratori per una spesa totale che si aggira 1.418 milioni di euro.
Uno degli studi più recenti che evidenzia quanto questi composti non possano sostituire i vegetali arriva dal Dipartimento di nutrizione, dietetica e scienza del cibo della Brigham Young University.
Il prof. Snyder insieme a un gruppo di ricercatori hanno verificato come il mix di antiossidanti, i flavonoidi che troviamo nelle arance, abbassino i livelli di stress ossidativo in maniera più evidente rispetto ad un singolo flavonoide o all’ acido ascorbico estratto da questo frutto.
Altroconsumo inoltre sostiene che gli integratori al mirtillo non portino nessun beneficio per il benessere di capelli e vista. La ricerca è stata condotta confrontando il contenuto di antiossidanti di alcuni composti al mirtillo nero con quello presente nei succhi di frutta. I risultati in questo caso hanno parlato molto chiaro: nei succhi c’erano quantità maggiori di antiossidanti, un dato che fa riflettere molto.
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