L’infarto si puo’ prevedere 7 anni prima grazie ad un test
Con il test EndoPat si potrebbe prevedere un attacco cardiaco anche sette anni prima che si verifichi, monitorando la salute dei vasi sanguigni
Prevedere l’infarto sarebbe possibile fino a sette anni prima, grazie ad un test. A sostenerlo e’ il Dott. Chris Renna di LifeSpan Medicine a Santa Monica, in California. Il test in questione si chiama EndoPat, e sarebbe in grado di prevedere un infarto 7 anni prima che si verifichi tenendo sotto controllo la salute dei vasi sanguigni. Se cosi’ fosse, si tratterebbe realmente di un passo avanti importante, in quanto il test EndoPat potrebbe dare informazioni importantissime sulla possibilita’ che abbia luogo un attacco di cuore.
Come viene effettuato questo test? Innanzitutto i medici posizionano dei sensori su tutte le dita della mano al fine di monitorare il flusso sanguigno; successivamente viene gonfiato un polsino per la pressione sanguigna per arrestare il flusso di sangue nella mano. Cinque minuti dopo esso viene sgonfiato: in tal modo i sensori misurano il recupero del flusso sanguigno. Come si fa a capire se c’e’ un’anomalia? Si evidenziano problemi se il flusso sanguigno, una volta sgonfiato il polsino, riprende solo alla velocità precedente l’interruzione. Per quel che concerne pazienti senza alcun problema, il flusso di sangue invece si ferma quando viene bloccato per poi rimbalzare immediatamente dopo averlo sgonfiato.
Nel caso di anomalie, e’ fondamentale che il paziente modifichi le sue abitudini di vita. E’ fondamentale praticare attivita’ fisica, perdere peso, adottare uno stile di vita piu’ sano e che non metta a repentaglio il proprio cuore.
Il test EndoPat potrebbe essere quindi un’importante spia per la previsione di un attacco cardiaco, e uno stimolo a modificare le proprie abitudini al fine di migliorare la propria salute.
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